Ottobre 19, 2021 Cosa sono l'Oligozoospermia e l'Asthenozoospermia? Il seminogramma è un test diagnostico di base che consiste nell’analizzare diversi parametri (macroscopici e microscopici) di un campione di sperma. Comprende due ambiti: Macroscopico: osservazione della liquefazione, viscosità, aspetto, volume e pH. Microscopico: motilità spermatica, concentrazione spermatica, morfologia spermatica, presenza di aggregati, vitalità e presenza di leucociti. In questo modo, analizzando tutti i parametri menzionati, è possibile determinare il potenziale fertile del paziente. Tuttavia, un campione di sperma che rientra nei valori considerati normali non è sinonimo di un campione al 100% capace di produrre un bambino vivo a seguito di tecniche di riproduzione assistita. La concentrazione e la motilità spermatica sono due valori di grande importanza nella valutazione di un campione di sperma e del potenziale fertile del paziente. Concentrazione spermatica La concentrazione determina il numero di spermatozoi presenti in un determinato volume di sperma (indipendentemente dalla loro motilità). Esistono diversi dispositivi per il conteggio degli spermatozoi: La camera Leja. CellVu Petroff Hauser La camera Neubauer La camera Makler Pertanto, conoscendo la concentrazione degli spermatozoi e il volume totale del campione, è possibile determinare il numero totale di spermatozoi nell’eiaculato. Questo valore riflette la produzione spermatica dei testicoli e la permeabilità del sistema post-testicolare. La diagnosi si basa sui criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2010: • Normozoospermia: se la concentrazione di spermatozoi è uguale o superiore a 15 milioni per ml o se il numero totale di spermatozoi è uguale o superiore a 39 milioni. • Oligozoospermia: se la concentrazione di spermatozoi è inferiore a 15 milioni per ml. • Azoospermia: se non si osservano spermatozoi né nel campione fresco né nel post-centrifugato (a 1.500 rpm per 10 minuti). • Criptozoospermia: se non si osservano spermatozoi nel campione fresco, ma sono presenti nel post-centrifugato. Motilità spermatica La motilità spermatica è un parametro fondamentale per selezionare i migliori spermatozoi. Questa motilità si acquisisce quando gli spermatozoi transitano attraverso l’epididimo, che secerne la proteina FMP (forward motility protein). Si è osservato che gli spermatozoi con migliore motilità sono quelli che hanno maggiori probabilità di fecondare l’ovocita, sia in una inseminazione artificiale sia in FIV convenzionale. La motilità spermatica è generalmente classificata in 4 categorie di movimento: – Motilità progressiva rapida o di tipo a: spermatozoi che avanzano di 25 μm o più ogni secondo. – Motilità progressiva lenta o di tipo b: spermatozoi che avanzano tra 5 e 24 μm ogni secondo. – Motilità in situ o di tipo c: spermatozoi che avanzano meno di 5 μm al secondo. – Inmobilità o di tipo d: spermatozoi completamente immobili. La diagnosi si basa sui criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2010: • Normozoospermia: se la percentuale di motilità totale (a+b+c) è uguale o superiore al 40% e se la motilità progressiva (a+b) è uguale o superiore al 32%. • Astenozoospermia: se la percentuale di motilità progressiva (a+b) è inferiore al 32%. Se vuoi saperne di più sui principali diagnosi dopo l’esecuzione di un seminogramma, consulta questo post in cui ti spieghiamo cos’è la Teratozoospermia. Dra. Carmen Márquez Guevara Direttore del Laboratorio