Il trasferimento embrionale

Il trasferimento embrionale

La trasferimento embrionale è una procedura mediante la quale gli embrioni vengono introdotti nell’utero materno. Viene eseguita tra il 2º e il 5º giorno di sviluppo embrionale, selezionando gli embrioni migliori. Questi embrioni possono provenire da un ciclo fresco (la puntura follicolare è stata effettuata nello stesso ciclo) o da un ciclo differito (la puntura follicolare è stata effettuata in un ciclo precedente e gli embrioni sono stati vitrificati).

Nel trasferimento embrionale, gli embrioni (freschi o scongelati) vengono depositati nella cavità uterina sotto controllo ecografico. È una procedura ambulatoriale che non richiede anestesia né ricovero ospedaliero.

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Al fine di favorire l’impianto embrionale e garantire delle buone condizioni endometriali, verrà prescritto un trattamento ormonale con progesterone, che, somministrato per via vaginale, intramuscolare o sottocutanea, sarà mantenuto fino a conoscere il risultato del ciclo.
Nelle pazienti giovani e con embrioni di buona qualità, la condotta più consigliata è quella di trasferire un solo embrione nei primi tentativi. In questo modo, si ridurrà al minimo il rischio di gravidanza multipla.

Non è stato dimostrato che il riposo assoluto dopo questa procedura aumenti i tassi di gravidanza, anche se è consigliabile evitare esercizi fisici intensi.

Dopo 10-14 giorni dal trasferimento embrionale, è possibile effettuare un test di gravidanza per scoprire se è iniziata una gravidanza. La conferma avverrà con un’ecografia 15 giorni dopo il test di gravidanza.

In caso di gravidanza, si consiglia di continuare il trattamento di supporto luteo con progesterone fino alla settimana 7-8 di gestazione. Tuttavia, alcuni autori ritengono che sia possibile interrompere tale trattamento a partire dal giorno della diagnosi di gravidanza in base ai livelli di HCG nel sangue.

Se, una volta effettuato il trasferimento embrionale, rimangono embrioni di buona qualità, verranno congelati in azoto liquido per poter essere utilizzati successivamente dalla paziente/coppia. In alcuni contesti legali, sono inoltre consentite altre possibili destinazioni per questi embrioni, come:

    • La donazione a fini riproduttivi.
    • La donazione a fini di ricerca.
    • La cessazione della criopreservazione.